Dal 2014 è previsto un credito d’imposta in relazione ai costi incrementali sostenuti per attività di ricerca e sviluppo. Lo scopo è quello di sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale.
Questo in relazione alla necessità di supportare la trasformazione tecnologica del tessuto produttivo italiano. Il credito di imposta R&S sarà quindi applicabile a spese per investimenti in:
- ricerca e sviluppo
- transizione ecologica
- innovazione tecnologica 4.0
..e altre attività innovative che saranno sostenute fino a tutto il 31 dicembre 2020.
A differenza di quanto avveniva in passato, non è più previsto un valore minimo di spesa per l’utilizzazione e/o l’acquisizione di strumenti e attrezzature o per la consulenza esterna necessaria per lo sviluppo dei progetti.
L’importo massimo utilizzabile è, per singolo beneficiario, di 3 milioni per le attività di R&S e di 1,5 milioni per le altre attività.
Le spese agevolabili riguardano:
- il personale impiegato;
- quote di ammortamento, canoni di affitto e altre spese relative a beni mobili materiali;
- quote di ammortamento relative a privative industriali;
- contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del commissionario della specifica attività ammissibile al credito d’imposta;
- servizi di consulenza ed equivalenti;
- materiali, forniture e altri prodotti analoghi.
Si specifica che il credito d’imposta è riconosciuto in misura differenziata a seconda dell’attività.
In conclusione, tutto ciò significa che chi stipula contratti inerenti ad attività di ricerca e sviluppo con Spinips può usufruire di questa importante leva finanziaria!
Chiamaci allo 049 719065 o scrivici a [email protected].