Conosciamo meglio il fondatore di Spinips, l’Ing. Bossan Fabio, a cui va il merito di esser partito con una realtà aziendale in pieno periodo di crisi, e di essere in espansione costante.
Ing. Bossan, di cosa si occupa all’interno di Spinips?
F.B. – Diamoci pure del tu, non mi piace darmi delle arie da “studiato”. La mia figura si è evoluta nel tempo: all’inizio ero in partita IVA e cercavo di trovare clienti e progettare allo stesso tempo. Poi con la nascita di Spinips srl ho articolato meglio la struttura dividendo i compiti e assumendo del personale. Da project manager per la parte dei calcoli strutturali, analisi FEM e relazioni tecniche, ora sono sempre più project leader e tecnico commerciale, oltre a seguire la necessaria amministrazione. Ritengo fondamentale che in azienda non ci siano risorse indispensabili e insostituibili, ma il know-how dev’essere condiviso: così facendo la struttura è preparata a reggere gli scossoni, sia interni che esterni.
Quando hai deciso di dare ascolto alla vocazione meccanica e cosa ti ha spinto poi a metterti in proprio?
F.B. – Avrei voluto studiare astronomia all’università per fare colpo sulle ragazze! …Sto scherzando. Ho seguito le orme di mio padre che è perito meccanico e poi ho cambiato alcuni posti di lavoro acquisendo esperienza e professionalità, ma allo stesso tempo non riuscendo a trovare spazio di crescita e meritocrazia. Il tessuto del Triveneto purtroppo manca di visione imprenditoriale e considera la risorsa da un punto di vista “padronale”, cioè solo come un’occasione di sfruttamento da cui trarre il maggior profitto possibile. Ovviamente in termini economici. In realtà non c’è mai stato un momento in cui abbia pensato di cambiare rotta con una mia azienda. E’ stato più un aiuto dall’Alto che mi ha condotto pian piano su questa strada, in fin dei conti siamo partiti con lo spread a 700! Oltre alla buona volontà, certo. Imprenditore credo di esserlo sempre stato, sia da disoccupato perchè ci si deve dare da fare, sia nelle aziende perchè affiancavo al lavoro la formazione serale, nel senso di studio personale e di brevetti. Dopo essermi licenziato dall’ultima azienda in cui ho lavorato ho portato avanti un brevetto e poi sono partito con partita IVA. Da lì è stata un’escalation.
Prima dell’intervista ci hai accennato al fatto che gli affari sono in crescita. Come ti spieghi questo fenomeno in tempo di crisi? C’è qualche aspetto che ti differenzia dal comune modo di fare impresa?
F.B. – La flessibilità. Come disse Darwin: “Non è il più intelligente che sopravvive, ma il più flessibile”. Per me significa mettere in campo un’ottima capacità di problem solving, a cui contribuisce una grande inventiva, fantasia e creatività del momento. Sto avviando progetti su vari fronti, tasto il terreno e se non funzionano vado verso altre direzioni, ma cerco di percorrere tutte le strade che mi sembra possano aprire ad un business e cogliere le opportunità che mi si presentano. D’altronde, se la crisi mitiga la crescita e noi stiamo raddoppiando l’ordinato ogni anno, pensa cosa potremmo ottenere senza crisi e senza burocrazia! In quanto a differenze, come ho già accennato cerco di distanziarmi dal modello di impresa veneto ed italiano più in generale. Uno dei progetti a cui sto lavorando è mettere in piedi una Rete d’impresa: offre un nuovo modo di vedere le cose e poi… l’unione fa la forza, soprattutto se si vuole andare all’estero.
Interessante l’unione di imprese con uno scopo comune, anche se forse in Italia, e nel Veneto soprattutto, stenterà ancora un po’ a prendere piede. Hai altri progetti nel futuro o sogni nel cassetto che ti piacerebbe realizzare?
F.B. – Il mio obiettivo principale è espandermi all’estero, tramite rete d’impresa e/o altri canali, e poi sicuramente fare in modo che l’azienda Spinips diventi un’organizzazione indipendente dai fondatori e si regga sulle sue gambe. Gli strumenti che userò però sono per il momento top secret!
Ti ringrazio Fabio per la disponibilità e franchezza nelle tue risposte, siamo certi che i lettori apprezzeranno e anzi, lasciamo aperta l’intervista per eventuali altre domande e commenti. Buon proseguimento e in bocca al lupo per i tuoi progetti!